RB 5,14 – Questa obbedienza, però, sarà gradita a Dio e dolce agli uomini soltanto se l’ordine sarà eseguito senza esitazione, senza indolenza e tiepidezza, senza mormorazione o esplicito rifiuto. La sequenza di atteggiamenti presentata da Benedetto: esitazione, indolenza, tiepidezza, mormorazione, esplicito rifiuto, riassumono le tappe che portano al rifiuto e ci mostrano come si
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Appunti spirituali
RB 5,12-13 – Essi perciò non vivono a loro arbitrio, non si lasciano dominare dalle loro voglie capricciose e istintive, ma piuttosto camminano lasciandosi guidare dall’altrui giudizio e comando. Dimorando stabilmente nel cenobio, desiderano avere un abate cui obbedire. Uomini simili si conformano certamente alla parola del Signore che dice: Non sono venuto per fare
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RB 5,9-11 – Avviene perciò che, prendendo impulso dal timor di Dio, l’ordine dato dal maestro e la perfetta esecuzione del discepolo procedono insieme, rapidissimi, con una simultaneità sorprendente. E questo si verifica in quelli che, spinti dall’amore, sentono l’urgenza di raggiungere la vita eterna. Intraprendono così la via stretta di cui il Signore dice:
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RB 5,7-8 – Uomini di simile tempra interrompono dunque all’istante le loro occupazioni; si staccano dalla loro volontà. Subito pronti, le mani libere, lasciano incompiuto ciò che stavano facendo, e con una obbedienza che mette ali ai piedi, seguono immediatamente la voce di chi comanda. Questo interrompere quanto si sta facendo non vuole far venir
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RB 5,5-6 – Proprio di costoro il Signore dice: All’udirmi, subito mi obbedivano. E ancora, rivolgendosi ai maestri della fede, egli dichiara: Chi ascolta voi, ascolta me. Benedetto cita due versetti, uno tratto dal salmo 18 e il secondo dal vangelo di Luca, per ricordarci l’orizzonte nel quale va posta l’obbedienza. Il nostro desiderio di
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RB 5,3-4 – Questi dunque, o a causa del santo servizio assunto con la professione monastica o perché presi dal timore dell’inferno o accesi dal desiderio della vita eterna, appena un superiore ordina loro qualcosa, come se fosse veramente comandato da Dio, non possono sopportare alcun indugio nel compierla. Proprio di costoro il Signore dice:
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RB 5,1-2 – Il primo grado di umiltà è l’obbedienza immediata. Essa è propria di coloro che ritengono di non avere assolutamente nulla di più caro di Cristo. Questo capitolo è dedicato all’obbedienza, ma incomincia parlando di umiltà. Questo per orientarci a capire di che tipo di obbedienza si tratta. Etimologicamente obbedire significa ascoltare (ob
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RB 4,78 – L’officina in cui diligentemente compiremo tutto questo lavoro, è l’ambito del monastero, con la necessaria stabilità nella famiglia monastica. Questa, che può sembrare semplicemente un’indicazione pratica dello spazio dove i monaci vivono, in realtà contiene un’importate indicazione spirituale. L’ambito del monastero non è solo uno spazio fisico delimitato, ma il contesto dove
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RB 4,75-77 – Ecco, dunque, gli strumenti dell’arte spirituale. Se noi ce ne serviremo giorno e notte senza stancarci per riconsegnarli nel giorno del giudizio, riceveremo dal Signore la ricompensa che egli stesso ci ha promesso dicendo: Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, queste Dio
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RB 4,74 – E della misericordia di Dio mai disperare. La disperazione è la grande tentazione. Essa può essere provocata e alimentata da diversi tipi di esperienze. Può essere la fatica ad accettare dei nostri limiti e povertà che ci fanno sentire inadeguati, mancanti, insignificanti. Può essere la fatica di difficoltà esterne che ci soffocano,
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