RB 4,59 – Non assecondare i desideri della carne. Cosa possiamo intendere per desideri della carne? I desideri possono esse positivi o negativi. Dio ad esempio ci chiama a un impegno suscitando nel nostro cuore un desiderio. Come nasce una vocazione, se non come un desiderio di offrirsi a Dio? Occorre allora capire qual è
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Appunti spirituali
RB 4,57-58 – Ogni giorno, nella preghiera, confessare a Dio le proprie colpe passate, con lacrime e gemiti, e correggersi per non commetterne più in futuro. Non è con le nostre sole forze che riusciamo a correggerci, per questo ogni desiderio di conversione deve nascere e sostenersi nella preghiera: egli si illude con se stesso
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RB 4,56 – Prostrarsi frequentemente nella preghiera. Questa indicazione può apparirci un po’ strana oggi, perché abbiamo perso molto della dimensione corporea della preghiera. Nella chiesa antica era prassi comune il prostrarsi a terra durante la preghiera, fare una metanoia; era un modo normale di esprimere anche con il corpo il desiderio di conversione, l’invocazione
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Sabato 19 e domenica 20 settembre In occasione dell’89°Congressino Missionario e della consegna dei crocifissi con il saluto ai missionari partenti, parteciperemo agli stand del commercio equosolidale a Milano con ingresso da via Mosè Bianchi 94 e da via Monte Rosa 81. Per gli orari consultare il sito del PIME. Sabato 19 settembre Presso l’Azienda
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RB 4,55 – Ascoltare di tutto cuore le sante letture. Iniziano alcuni versetti che hanno come tema la preghiera. E’ interessante che il primo è dedicato all’ascolto, che è quella dimensione della preghiera che ci è meno immediato e spontaneo. Siamo infatti più portati a domandare, a raccontare, a far emergere ciò che abita il
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RB 4,51-54 – Custodire pure le proprie labbra da ogni parola cattiva o sconveniente. Non aver gusto al molto parlare. Non dire parole vane o eccitanti al riso. Non essere troppo facile al riso e alla chiassosità. Questi versetti ruotano attorno al tema della parola, e in particolare alla cattiva parola. Ci sono parole buone
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RB 4,50 – Spezzare all’istante, contro Cristo, i cattivi pensieri appena spuntano nel cuore, manifestandoli al padre spirituale. Uno strumento essenziale dell’arte spirituale è il discernimento dei pensieri per comprendere subito dove ci portano e da dove arrivano. Il monaco vuole essere un uomo spirituale, che non significa disincarnato, ma guidato dallo Spirito, che non
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RB 4,49 – Essere ben consapevole che in ogni luogo Dio ci vede Questo versetto, unito a una concezione giuridica di Dio, ha portato a volte a una visione distorta di un Giudice implacabile, quasi assetato di vendetta, da temere, da cui a volte cercare di nascondersi. La domanda che dobbiamo allora porci è molto
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RB 4,48 – Vigilare costantemente sulla propria condotta di vita. Non si tratta di vivere con una sorta di angoscia per tutto ciò che facciamo o pensiamo, ma di prendere coscienza che i nostri gesti e le nostre parole non cadono nel vuoto, ma lasciano dei segni positivi o negativi. E’ prendere coscienza che anche
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RB 4,44-47 – Temere il giorno del giudizio. Pensare con terrore alla realtà dell’inferno. Desiderare la vita eterna con tutto l’ardore spirituale. Avere ogni giorno davanti agli occhi il pensiero della morte. Vigilare costantemente sulla propria condotta di vita. Questi versetti hanno come denominatore comune il tema della vita dopo la morte, sia in prospettiva
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