RB 4,42-43 – A Dio, non a sé, attribuire il bene di cui ci si riconosce capaci; a se stessi, invece, nella consapevolezza d’averlo compiuto, saper imputare il male. Questi versetti non vanno letti in modo distorto come una de-responsabilizzazione; non siamo marionette nelle mani di nessuno, neppure di Dio. Egli ci ha donato la
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Appunti spirituali
RB 4,41 – Riporre in Dio tutta la propria speranza. Il rischio di ogni cammino umano è quello di porre se stessi al centro. Di fatto sono io che devo discernere, che devo scegliere, che devo operare. Qual è il ruolo di Dio? Per assurdo si potrebbe vivere in nome di Dio senza Dio. Pensiamo
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Il 23/06/2020 è stata accolta la nostra domanda di partecipazione al bando del PSR della Regione Piemonte sull’operazione 16.9.1 di Agricoltura sociale. Si tratta di un progetto sviluppato e portato avanti in collaborazione con il CISS (Consorzio Intercomunale Servizi Socio Assistenziali) di Omegna. Di seguito riportiamo la presentazione del progetto inserita nella domanda depositata in
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RB 4,39-40 – Non mormorare, non diffamare il prossimo. La mormorazione è per Benedetto la minaccia più pericolosa per il cammino spirituale e umano di una persona e di una comunità, perché è subdola e uccide lentamente come un veleno. Ma cos’è? Ogni volta che nel nostro parlare riferiamo di situazioni, avvenimenti, aspetti negativi di
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RB 4,35-38 – Non darsi al vizio del vino. Non essere vorace. Non darsi al troppo dormire, non essere pigro. I versetti dal 35 al 38 potrebbero essere letti con un comun-denominatore: un’attenzione su se stessi non sana. Il bere, il mangiare, il dormire sono bisogni primari, ma anche luoghi dove emerge la nostra personalità,
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RB 4,34 – Non essere orgoglioso Nella Regola torna spesso il tema dell’umiltà. Quando Benedetto sceglie questo versetto cosa voleva insegnarci? Emerge dall’insieme della Regola. Ciò che teme Benedetto è l’autosufficienza, il presumere di se stessi, il contare principalmente sulle proprie forze. Questa è un’illusione sottile che mina le fondamenta di ogni cammino spirituale, ma
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RB 4,29-33 – Non rendere male per male. Non fare ingiustizie, ma sopportare con pazienza quelle ricevute. Amare i nemici. Non maledire chi ci maledice, anzi benedire. Saper soffrire persecuzione per la giustizia. Questa serie di citazioni affronta il tema del male che può assumere mille volti e sfaccettature anche nella nostra vita. Può assumere
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RB 4,22-28 – Non portare ad effetto i moti dell’ira. Non riservarsi un tempo per sfogare la collera. Non tenere inganno nel cuore. Non dare pace falsa. Non abbandonare mai la carità. Non giurare per non cadere nello spergiuro. Dire la verità con il cuore e con la bocca. Abbiamo ora una serie di strumenti
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A causa di lavori sulla rete di EOLO la linea telefonica e la connessione del Monastero non sono attivi dal 23 maggio. Per mettersi in contatto con i monaci usare questo numero di telefono 0323 039133 attendendo almeno 5 o 6 squilli. Ci scusiamo per il disagio.
RB 4,21 – Nulla anteporre all’amore del Cristo. E’ forse uno dei versetti più belli della Regola e il vero criterio di discernimento di ogni vocazione. E’ per amore del Cristo che si sceglie la vita monastica o qualsiasi altra forma di vita. Se preghiamo, lo facciamo per amore suo, se lavoriamo, lo facciamo per
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