RB 3,3-6 – Abbiamo detto di chiamare a consiglio tutti i fratelli perché spesso proprio al più giovane il Signore manifesta ciò che è meglio fare. I fratelli espongano il loro parere con tutta la sottomissione che l’umiltà ispira, e non abbiano la presunzione di sostenere con arroganza il loro punto di vista. La decisione,
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Appunti spirituali
RB 3,3-6 – Abbiamo detto di chiamare a consiglio tutti i fratelli perché spesso proprio al più giovane il Signore manifesta ciò che è meglio fare. I fratelli espongano il loro parere con tutta la sottomissione che l’umiltà ispira, e non abbiano la presunzione di sostenere con arroganza il loro punto di vista. La decisione,
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RB 3,1-2 – Ogni volta che in monastero è necessario trattare questioni importanti, l’abate convochi tutta la comunità, ed esponga egli stesso l’argomento. Dopo aver ascoltato il parere dei fratelli, consideri bene la cosa tra sé, quindi faccia ciò che ritiene meglio per il bene comune. Dopo aver presentato nel capitolo 2 le responsabilità che
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RB 2,37-40 – Sappia inoltre che se uno accetta di guidare delle anime deve prepararsi a renderne conto. E ritenga per certo che qual è il numero dei fratelli affidati alla sua guida, d’altrettanti anime egli, nel giorno del giudizio, dovrà rispondere davanti al Signore, compresa, ovviamente, la sua. L’abate dunque, tutto pervaso di sacro
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RB 2,31-36 – E sia ben consapevole di aver assunto una missione tanto difficile e delicata: quella di guidare le anime mettendosi al servizio dei diversi temperamenti. Dovrà quindi usare con alcuni la dolcezza, con altri il rimprovero, con altri ancora la parola persuasiva, adattandosi così e quasi conformandosi a tutti secondo la natura e
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La comunità monastica del Monastero dei SS. Pietro e Paolo di Germagno organizza una serie di incontri sulla preghiera dei salmi intitolato A te grido Signore. Si tratta di quattro incontri nei quali si lavorerà su alcuni salmi per imparare a pregarli. Gesù stesso li ha ricevuti dalla tradizione di Israele e attraverso di essi
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RB 2,26-30 – Non chiuda gli occhi sui vizi dei fratelli, ma li sradichi subito, energicamente, appena incominciano a manifestarsi, ricordandosi della triste fine di Eli, sacerdote di Silo. Perciò riprenda, ammonendoli una o due volte, i fratelli più docili e disponibili ad ascoltare; punisca invece, al primo affiorare del peccato, i malvagi e i
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RB 2,23-25 – Nel suo insegnamento l’abate ponga sempre attenzione ad attuare il consiglio dell’Apostolo: Ammonisci, rimprovera, esorta; vale a dire, alternando secondo i momenti e le circostanze la severità e la dolcezza, si mostri insieme esigente maestro e tenerissimo padre. Deve infatti correggere con fermezza gli indisciplinati e i ribelli, ma esortare a progredire
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RB 2,19-22 – E se, per esigenze di giustizia, l’abate decide di promuovere un fratello, egli lo faccia prescindendo dalla considerazione della classe sociale cui il monaco apparteneva. Per il resto, ciascuno tenga il proprio posto, perché schiavo o liberi, tutti siamo uno in Cristo e servendo l’unico Signore, portiamo tutti il giogo della stessa
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RB 2,16-18 – L’abate non faccia distinzione di persona in monastero. Non ami uno più dell’altro, pur compiacendosi di chi è migliore per l’ardore nelle buone opere e per l’obbedienza. Non anteponga mai il nobile a chi è entrato in monastero venendo dalla condizione di schiavo, salvo il caso che vi sia un altro giusto
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