Iniziamo con oggi una serie di articoli con cui presenteremo ogni settimana un prodotto.
In occasione dei mercatini alcuni clienti ci hanno chiesto delle spiegazioni o maggiori informazioni, e così abbiamo pensato di aprire questa specie di rubrica sperando di riuscire a soddisfare tutte le vostre curiosità. Vi invitiamo a mandarci delle e-mail per indicarci aspetti che vorreste che illustrassimo o per darci qualche vostro suggerimento su come abbinare i nostri prodotti.
Inizieremo con la confettura di Nespole invernali perché si tratta di un frutto oggi quasi sconosciuto, anche se una volta era presente in quasi tutte le cascine del Nord Italia, e di cui in alcune zone, come la nostra, è possibile trovare ancora nei boschi qualche pianta selvatica.
Le nespole invernali
Impariamo prima di tutto a conoscere questo frutto.
Se andiamo da un fruttivendolo troveremo il Nespolo giapponese, ma è difficilissimo, se non impossibile, trovare delle nespole comuni o germaniche. Il nome scientifico della nespola invernale è infatti Mespilus germanica.
Si tratta di una bacca con grossi semi (un po’ come quella giapponese), con colore di fondo nocciola-verdastro quando non è ancora matura e marrone scuso quando lo è, con rugginosità estesa su tutta la superficie della buccia che è piuttosto spessa, ruvida e consistente. La polpa è molto tannica, abbisogna di un periodo di maturazione in post raccolta, altrimenti allappa in bocca. Una volta questa avveniva su graticci o nella paglia, da qui il detto popolare “Col tempo e con la paglia maturano le nespole”. Se però le mettiamo accanto a delle mele, soprattutto con quelle rosse, ne accelereremo la maturazione.
E’ un frutto molto ricco di vitamine e proprietà, tanto che una volta era utilizzato nella medicina popolare. Il decotto di buccia e polpa è un efficace diuretico.
Il frutto non ancora maturo è fortemente astringente, per il contenuto di tannini, e quindi possiede proprietà antidiarroiche. Al contrario, il frutto maturo è lassativo (i tannini degradano in zuccheri) e diuretico. E’ ricco di vitamine del gruppo B, potassio e magnesio, ottimo quindi per reintegrare i sali minerali persi dopo intensa attività sportiva e contiene anche caroteni, antiossidanti. Il suo contenuto in fibre, molto alto, lo rende adatto nelle diete ipocaloriche perchè aumenta il senso di sazietà e la pectina, fibra insolubile che protegge la mucosa del colon, ha dimostrato di ridurre i livelli di colesterolo nel sangue. La polpa del frutto viene usata anche come normalizzatore per pelli grasse. Le nespole sono composte per l’85% da acqua, carboidrati e zuccheri solubili per il 6,1% e, a scalare per quantità, proteine e lipidi. I minerali presenti sono: il sodio, il potassio, il ferro, il calcio ed il fosforo. Contengono anche vitamine come la B1 (tiamina), B2 (riboflavina), B3 (niacina), vitamina C e Vitamina A (retinolo).
Ne esistono diversi biotipi o varietà. Noi ne abbiamo raccolte alcune dalla collezione dell’Università di Torino, Dipartimento di Coltivazioni Arboree, e altre presenti nella nostra zona. Si diversificano per le dimensioni del frutto. Scoprirete strada facendo che nei nostri frutteti abbiamo un’enorme biodiversità.
La Confettura
Date le ridotte dimensioni del frutto, le notevoli dimensioni dei semi e la buccia che va eliminata, la resa è assai bassa. Inoltre la preparazione della confettura di Nespole è scuramente laboriosa, come vedremo tra breve, ma i risultati sono sicuramente interessanti. La scarsità di polpa e la necessità di un periodo di maturazione in post raccolta sono i fattori che hanno fatto sì che questo frutto sparisse dalle tavole e la confettura di Nespole invernali diventasse una rarità.
Il lavoro più lungo è la pulizia della frutta che consiste nell’eliminazione della buccia e dei semi. La polpa, quando i frutti sono maturi, è molliccia, per cui se si preme il frutto è possibile “spremerli” facendo fuoriuscire polpa e semi. Quest’ultimi, essendo voluminosi, possono essere poi separati usando un setaccio a maglia grossa.
Si ottiene così una sorta di purea marrone piuttosto compatta, un po’ come una polenta, alla quale andrà aggiunta un po’ di acqua per cuocerla, onde evitare che si attacchi alla pentola e bruci.
Si ottiene una confettura che per certi aspetti ricorda la mela, ma molto più aromatica, dal gusto delicato, con un sentore floreale e molto fresco, e possiede anche una nota acidula. E’ da assaggiare!
Nella scheda tecnica che potete scaricare, troverete le indicazioni nutrizionali che calcoliamo su ogni singolo lotto. Vi invitiamo anche a lasciarci un vostro commeto sulla nostra pagina Facebook.
Uso e abbinamenti
La confettura di Nespole, oltre ad essere adatta come confettura da colazione spalmata sul pane o sulle fette biscottate, può essere usata per guarnire torte e crostate. In questo caso vi suggeriamo di riscaldare in un pentolino la confettura aggiungendovi un po’ di acqua e magari una scorza di limone. In questo modo la confettura, al termine della cottura del vostro dolce, non risulterà troppo secca.
Per chi ama degli abbinamenti particolari, non essendo troppo dolce e molto aromatica, può essere usata con formaggi forti.
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