A partire da questa festa di san Benedetto vogliamo offrire a tutti i nostri amici ogni settimana alcuni spunti di riflessione a partire dalla Regola di san Benedetto. La sapienza umana e spirituale del nostro padre può essere di aiuto al cammino di tutti voi. Chi vorrà seguirci in questo itinerario potrà scoprire la ricchezza nascosta in questo testo, che ha alimentato e guidato la vita di generazioni di uomini e donne, plasmando per secoli la cultura e la vita dell’occidente .

——————————

Prologo 1 - Ascolta o figlio.

Le parole con cui si apre la Regola di san Benedetto vanno colte come un programma, come una chiave di lettura di tutto ciò che segue. Esse sono come un’eco che viene da lontano, un rimando a tutta la tradizione sapienziale biblica (Proverbi 1,8 Ascolta, figlio mio, l’istruzione di tuo padre e non disprezzare l’insegnamento di tua madre.  4,1.10 ecc.), ma anche al cuore della preghiera del popolo di Israele (Ascolta Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze… Dt 6,4ss ).

Benedetto invita colui che si appresta a leggere la sua Regola ad aprire non solo l’orecchio del corpo, ma anche quello del cuore, cioè a scoprire in questo testo una via di vita, non solo delle indicazioni pratiche o una sapienza umana.

L’ascolto è l’atteggiamento di chi desidera imparare, di chi si pone come discepolo, anzi, come figlio, cioè con una disposizione fiduciosa. Questo insegnamento infatti non passa solo attraverso le parole, ma anche attraverso i gesti che si compiono (cfr. l’invito all’abate a insegnare anche con la sua vita RB 2,11-13). La Regola a una prima lettura può infatti sembrare una semplice raccolta di indicazioni pratiche, di consuetudini, ma attraverso di esse passa un insegnamento profondo. Non basta ascoltare, occorre praticare per comprendere.

Il monaco è un uomo che cerca Dio. Non lo possiede, ma lo cerca, e per questo ascolta. Ascolta il suo cuore, ascolta la storia, ascolta le Scritture. Ascolta alla ricerca della voce di Dio, di una parola di vita per lui. E’ l’invito a prendere sul serio se stessi, la propria storia, la Parola di Dio. E’ l’invito a porsi delle domande, a non accontentarsi, per poter capire in verità e profondità. Le risposte le dobbiamo trovare noi, Benedetto ci indica una strada per farlo. La fatica, ma anche la gioia di aver trovato, sarà tutta nostra.