RB 4,73 – Tornare in pace, prima del tramonto del sole, con chi è in discordia con noi.
Benedetto sa che nelle relazioni di una comunità, ma anche in quelle di una famiglia o di un gruppo, sorgono delle incomprensioni. Spesso sono piccole incomprensioni o contese, che però come sassolini di sabbia logorano le relazioni. La tentazione è quella di trascurarle minimizzando, di aspettare che si risolvano da sole o che il tempo faccia dimenticare. Ma al di là dell’apparenza, queste restano e si accumulano fin quando la situazione scoppia in un vero e proprio litigio.
L’invito è quello di risolverle senza lasciare passare troppo tempo – l’indicazione data è quella di farlo entro il termine della giornata – con un gesto o una parola di pacificazione. Non si tratta di andare a stabilire chi aveva ragione o chi aveva torto, ma di ristabilire la pace. Questa è il vero bene da perseguire sapendo fare anche il primo passo. Spesso basta una battuta, un piccolo gesto di attenzione, per sciogliere una tensione, un malumore. Si tratta di far capire che per noi è più importante la persona che la piccola o grande incomprensione, che non siamo più attaccati a una parola o una situazione che è stata alla base del contrasto che alla persona che ci sta davanti.
Può anche capitare che qualcuno sia in discordia con noi, senza che noi abbiamo fatto nulla o abbiamo nei suoi confronti rancore. Anche in questo caso Benedetto ci invita a sciogliere la tensione. Se qualcuno ha qualcosa contri di te,… va prima a riconciliarti (cfr. Mt 5,23-24).
Si tratta di mostrare con semplici gesti che la relazione con le persone che ci stanno accanto è importante per noi, più di un senso di giustizia che potrebbe essere un attaccamento alla nostra immagine. La pace va sempre cercata e coltivata, non è da dare per scontata.
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